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PUGLIA | Tra DPCM ed ordinanze regionali e comunali: cosa si può fare e cosa no nel weekend di Pasqua

Cosa si può fare e cosa non si può fare nel lungo week end di Pasqua. Una ampia giungla, potremmo chiamarla, di ordinanze e norme che cambiano spesso da comune a comune. Una babele di informazioni che abbiamo provato a sintetizzare. Partiamo dall’assunto che la Regione Puglia, almeno sino a dopo Pasqua, sarà ancora in zona rossa cosiddetta “rafforzata” per l’ordinanza n° 88 del 26 marzo scorso a firma del Presidente Michele Emiliano. L’ordinanza è valida sino al 6 aprile. Il primo obbligo, in assoluto, tuttavia, è quello di uscire il meno possibile ed evitare comunque contatti non indispensabili anche perché i cluster di contagio sono, nella stragrande maggioranza, proprio in famiglia. L’ordinanza regionale restringe alcune misure contenute nel cosiddetto DPCM del Governo per Pasqua che trasforma tutta l’Italia in zona rossa.

Da sabato a lunedì resta valido il divieto di spostarsi tra una regione e l’altra oltre al coprifuoco tra le ore 22 e le 5 del mattino. Chiusi musei, mostre, parrucchieri, centri estetici e barbieri. Sarà possibile spostarsi dalla propria residenza solo per comprovati motivi legati a salute, lavoro, urgenza o studio. In Puglia, poi, sono vietati gli spostamenti dal Comune di residenza, domicilio o abitazione verso altri comuni della Puglia per raggiungere le “seconde case”, salvo che per comprovati motivi di necessità o urgenza. Vietati anche gli ingressi e gli spostamenti in Puglia delle persone non residenti, per raggiungere le seconde case in ambito regionale, salvo che per comprovati motivi di necessità o urgenza. Sarà comunque possibile spostarsi verso una seconda casa all’interno del proprio comune di residenza con il proprio nucleo familiare esibendo, come spiegato anche nelle FAQ del Governo, un certificato di proprietà.

In tutta Italia e dunque anche in Puglia, sarà possibile, da sabato a lunedì, spostarsi verso un’altra abitazione privata abitata della stessa Regione, fino a un massimo di due persone, oltre a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione. La persona o le due persone che si spostano potranno portare con sé i figli minori di 14 anni. I ristoranti restano operativi per asporto e consegne a domicilio fino alle 22. L’asporto dai bar è permesso fino alle 18, e rimane vietato consumare nei pressi del locale. Per le attività di ristorazione, tuttavia, in Puglia dalle 18 in poi, deve avvenire solo ed esclusivamente tramite prenotazione preventiva on line o per telefono a condizione che siano limitate al massimo code, file o assembramenti.

Domenica e lunedì, invece, tutte altre attività, anche quelle consentite nel DPCM, dovranno esser chiuse, compresi i supermercati, tranne che per farmacie, edicole, tabaccai e fiorai. A queste norme, poi, bisogna aggiungere anche quelle dei comuni che incidono, in particolare, sulla chiusura di alcune aree cittadine. Per esempio nella Città di Andria, il Sindaco Bruno, ha deciso di chiudere il Cimitero Comunale nella giornata di domenica di Pasqua mentre la Villa Comunale per tutti i giorni a partire da oggi 2 e sino al 6 aprile. Torna anche il divieto di stazionamento e di accesso in alcune piazze e vie della città.

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