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PUGLIA | Vaccini, si va avanti con le adesioni degli over 70 ma preoccupano le scorte: previsto un taglio delle dosi in arrivo

Oltre 1.000 contatti solo nei primi 10 minuti di attivazione del servizio, che sono diventati più di 32mila a fine giornata. Si è conclusa senza particolari intoppi e con un elevato numero di accessi la prima giornata dedicata all’adesione alla campagna vaccinale per gli under 80.

Sono stati oltre 6.200 i pugliesi di 79 e 78 anni che, sino a ieri sera, hanno confermato la loro volontà di ricevere il vaccino anti Covid, fissando giorno, luogo ed orario della somministrazione. Lo hanno fatto attraverso il sito web regionale “lapugliativaccina”, on line dalle 14 di ieri pomeriggio. Nella provincia Bat, nel primo giorno di avvio del sistema, le conferme sono state 662.

Il servizio, inizialmente valido solo per i nati tra il 1° gennaio del 1942 ed il 31 dicembre del 1943, verrà esteso sino ai 60enni, progressivamente ed in ordine di anzianità.

Sono state invece circa 2.700 le chiamate effettuate al numero verde messo a disposizione dalla Regione, la seconda modalità prevista per aderire alla campagna. In questo caso però sono stati segnalati problemi tecnici, soprattutto nelle prime ore di attivazione, con molti utenti che sono rimasti a lungo al telefono in attesa di poter parlare con un operatore.

A questi dati vanno aggiunti quelli relativi alle adesioni registrate presso le farmacie della rete FarmaCup che, al momento, non sono ancora ufficiali. Per fissare il giorno della vaccino c’è tempo sino al 10 aprile mentre le vaccinazioni vere e proprie verranno effettuate a partire dal 12.

Intanto la campagna prosegue: secondo le informazioni fornite dal Ministero della Salute, sono salite ad oltre 584mila le dosi inoculate in Puglia, pari all’83% delle circa 700mila disponibili.

La macchina vaccinale si avvia verso le somministrazioni di massa ma la velocità di crociera ovviamente è legata alle scorte. Ma, sotto questo aspetto, le ultime notizie non sono proprio delle migliori. Delle oltre 900mila dosi attese in Puglia tra questa settimana e la metà di aprile, di Pfizer, Moderna e AstraZeneca, ne arriveranno infatti poco più di 600mila. Una riduzione di circa un terzo dei vaccini inizialmente previsti, che potrebbe rallentare la marcia delle somministrazioni pugliesi. E a pagarne più di tutti le conseguenze sarebbero i cittadini sotto i 75 anni, le cui vaccinazioni potrebbero slittare tra i mesi di maggio e giugno.   

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