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Attualità

Rifiuti in Puglia, ecco l’adeguamento delle tariffe: prezzi in risalita anche del 50%. Nuovi aumenti per la TARI

L’Ager, l’agenzia regionale per i rifiuti di Puglia, ha comunicato nei giorni scorsi le nuove tariffe da applicare per l’utilizzo degli impianti pubblici attualmente in attività per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti. E gli aumenti arrivano anche al 50%. Il problema sta nel fatto che i costi di gestione dei rifiuti devono necessariamente essere pagati ai comuni interamente dai cittadini attraverso la TARI. E se la matematica non è un’opinione, 1+1 fa regolarmente 2 e cioè gli aumenti ricadranno interamente sulla popolazione.

L’adeguamento si è reso necessario anche a seguito di una sentenza del Consiglio di Stato che a dicembre ha cancellato definitivamente la scelta della Regione Puglia di istituire una sorta di tariffa “pubblica” calmierata proprio sugli impianti ritenuti essenziali per la chiusura del ciclo dei rifiuti. Una tariffa che invece ora dovrà essere adeguata secondo gli indici Istat e che cresce mediamente del 40%.

E scorrendo il costo di smaltimento con le nuove tariffe si scopre che l’impianto di Conversano, per esempio, il costo passa da 140 ad oltre 220 euro a tonnellata ma vale lo stesso principio ad Ugento o Manfredonia sino a Cavallino. Problema che, come detto, sarà scaricato essenzialmente sui cittadini per far quadrare i nuovi conti anche se il quantum di eventuali aumenti al momento non è ancora quantificabile. Resta comunque evidente un grande problema che attanaglia la Puglia: se la percentuale di raccolta differenziata cresce un po’ dovunque anche se fatica nei centri capoluogo come Taranto e Foggia, non decolla il cosiddetto piano di gestione dei rifiuti. In Regione c’è una carenza di impianti pubblici che permettano realmente la chiusura del ciclo dei rifiuti. Impianti che dovrebbero creare quella vera economia circolare di cui tanto si parla ma molto di rado viene applicata. La penuria di impianti porta spesso a dover spedire rifiuti fuori regione o comunque non consente oggi di poter effettivamente recuperare risorse che abbattano i costi di gestione.

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