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Rimozione di un tumore al femore e fratture vertebrali curate con tecnologia innovativa: due esempi di buona sanità a Bari e Andria

Presto avrebbe avuto grosse difficoltà anche a camminare e, nonostante la sua giovanissima età, sarebbe stato costretto a ricorrere per sempre all’uso del bastone. E invece, dopo un intervento chirurgico durato più di 10 ore, i medici sono riusciti a salvare la sua gamba, facendolo tornare a deambulare autonomamente. È la storia a lieto fine che arriva dal Policlinico di Bari. Protagonista è un ragazzo di 18 anni, della provincia di Foggia, a cui era stata diagnosticata una forma molto aggressiva di tumore al femore.

Dopo la biopsia, che aveva confermato la diagnosi di tumore a cellule giganti dell’osso, il giovane era stato sottoposto preventivamente ad un ciclo di terapie mediche. Dopo 6 mesi di trattamenti, la decisione di andare in sala operatoria.

L’intervento è stato portato a termine dall’equipe di Ortopedia Oncologica del Policlinico, coordinata dal professor Biagio Moretti. I medici hanno proceduto alla rimozione del tumore, con conseguente asportazione totale del ginocchio, sostituito con una protesi modulare oncologica.

Un intervento perfettamente riuscito, a giudicare anche dalle condizioni del 18enne che, dopo circa una settimana, ha già ripreso a camminare in piena autonomia.

Esempi di buona sanità, come quello che arriva dall’ospedale “Bonomo” di Andria, dove due gravi fratture delle vertebre sono state trattate positivamente, per la prima volta nella Asl Bt, con l’ausilio di una tecnologia innovativa.

Si tratta degli “spine jack”, dispositivi in titanio che rialzano il corpo vertebrale, evitando la cifosi e riducendo il tempo di recupero.

Sono stati utilizzati per curare due pazienti di 62 e 64 anni, con fratture alle vertebre causate rispettivamente da un incidente stradale e da una caduta da un albero.  

In anestesia locale, sono stati prodotti sulla schiena due taglietti di pochi millimetri in modo da raggiungere la vertebra fratturata in scopia intraoperatoria. Raggiunto il centro della vertebra con un introduttore ed aperti i due spine jack si è rialzato il corpo vertebrale, ripristinandone la forma anatomica originale.

A 24 ore dall’intervento, i due pazienti sono stati dimessi. Solo nel 2021, fanno sapere dall’azienda sanitaria, sono state più di 100 le fratture vertebrali trattate nel reparto di Neurochirurgia del ospedale di Andria, occorse per lo più nei mesi estivi e durante il periodo della stagione olivicola e di potatura degli alberi.

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