Dopo il traffico veicolare, le emissioni delle vecchie caldaie ed il cantiere di interramento c’è un altro elemento che deve far riflettere nella città di Andria per quel che riguarda la qualità dell’aria: i roghi di rifiuti indiscriminati alla periferia e che spesso ammorbano l’intera città con una forte puzza di bruciato. Sono alcuni giorni che da più parti arrivano segnalazioni di questo genere ed ora c’è una corrispondenza anche con i dati delle centraline posizionate oltre un anno fa grazie all’impegno del Forum Ambiente Ricorda e Rispetta di Andria assieme ad alcune aziende ed associazioni. Non tenendo conto della centralina ARPA di via Vaccina che da più parti è stata tacciata come inutile considerando che è inglobata nel cantiere di interramento della ferrovia in corso da circa 4 anni, elemento questo per cui abbiamo sempre dissentito, ora a preoccupare sono i dati del PM 2,5 rilevati dalle centraline del Forum Ricorda e Rispetta sparse in punti strategici della città. Le ultime rilevazioni, infatti, parlano di un febbraio non certo positivo per la qualità dell’aria ed anzi se si prende a riferimento al centralina posizionata tra via Santa Maria dei Miracoli e viale Puglia la situazione è davvero da monitorare con attenzione.
Ad oggi nel mese di febbraio sono già stati 9 gli sforamenti ed in altre sei giornate la qualità dell’aria è stata intermedia. Non vanno molto meglio le altre centraline posizionate in particolare nella zona periferica di via Pietro I Normanno e viale Istria in cui sono stati diversi gli sforamenti di PM2,5. Come analizzato anche dall’Associazione 3Place, da sempre con azioni concrete al fianco delle tematiche ambientali sul territorio, le polveri sottili sono spesso aumentate negli ultimi giorni nelle analisi della centralina di via Santa Maria dei Miracoli in concomitanza con quella fastidiosa e penetrante puzza di bruciato. Sforamenti simili e negli stessi orari sono stati registrati anche nell’altra centralina periferica di via Pietro I Normanno. Insomma elementi che fanno riflettere non solo sul traffico veicolare ma, soprattutto, sulla perdurante situazione relativa proprio ai roghi tossici. Un fenomeno inquinante che assieme al traffico veicolare provoca dei danni significativi a tutti. L’associazione andriese parla di uomini killer ed uomini disumani a cui aggiungere l’accezione senza scrupoli se si considera che l’inquinamento colpisce poi indistintamente giovanissimi, giovani ed anziani.
La situazione dei roghi tossici e della qualità dell’aria in città è spesso tornata nel dibattito pubblico negli ultimi anni anche se forse c’è da fare delle profonde riflessioni sia sui comportamenti umani (da censurare) e sia sulle scelte politiche. La centralina di corso Cavour ad angolo con via Bovio, per esempio, ha registrato proprio domenica uno sforamento di PM2,5 ed una qualità intermedia per quel che riguarda il PM10. Una situazione che coincide per esempio con le cosiddette domeniche ecologiche con una ampia chiusura del centro città sicuramente molto positiva ma con tutto il traffico veicolare spostato nelle poche vie percorribili attorno al centro città considerando che non ci sono specifiche aree di parcheggio e le auto utilizzate dagli andriesi, purtroppo, restano ancora troppe.