Abbattere gli stereotipi di genere imparando innanzitutto a riconoscerli lì dove si annidano, anche tra le carte di una pubblica amministrazione. Non è solo una questione di forma ma di sostanza, dicono a Ruvo di Puglia i promotori del progetto “Le parole per dirlo” vincitore del bando regionale “Genere in comune”. Utilizzare un linguaggio maggiormente aderente alla realtà, più rispettoso delle donne e di ogni diversità è il primo passo per disseminare i germogli di una cultura che metta al bando ogni forma di discriminazione e di retaggio patriarcale. Lo sanno bene i dipendenti comunali coinvolti nel progetto che hanno partecipato agli incontri di formazione con docenti esperte della materia aumentando la consapevolezza sugli stereotipi più diffusi, riqualificando l’ambiente lavorativo e migliorando le relazioni con il pubblico.
INTERVISTA A MONICA FILOGRANO (VICE SINDACA DI RUVO DI PUGLIA)
Un progetto ben accolto dai dipendenti comunali che hanno modificato il linguaggio utilizzato negli atti amministrativi ma anche nella loro personale quotidianità.
INTERVISTA A GIUSEPPE BUCCI (RESPONSABILE RISORSE UMANE COMUNE DI RUVO DI PUGLIA)
La seconda parte del progetto è partita con l’incontro ospitato a Palazzo Caputi e prevede un’azione divulgativa, a beneficio del pubblico, dei contenuti dell’attività di formazione
INTERVISTA A MONICA FILOGRANO (VICE SINDACA DI RUVO DI PUGLIA)
“Le parole per dirlo” – conclude il sindaco Chieco – è il contributo concreto che il Comune vuole offrire al superamento reale dei pregiudizi e della disparità di genere.
INTERVISTA A PASQUALE CHIECO (SINDACO DI RUVO DI PUGLIA)