Valorizzare i vitigni pugliesi e diversificare le loro produzioni: è questo l’obiettivo di “Spumapulia”, il progetto finanziato dal Programma di Sviluppo Rurale della regione.
La sede del Comune di Minervino Murge, in piazza Aldo Moro, ha ospitato nei giorni scorsi il convegno conclusivo di questo ambizioso progetto, che per circa tre anni ha visto collaborare aziende e centri di ricerca alla “spumantizzazione” e alla “frizzantatura” dei vini pugliesi, per il rilancio della vitivinicoltura dell’area centro-settentrionale della regione.
Un’idea che ha trovato forma in un piano progettuale, illustrato nel dettaglio durante la conferenza finale, e che ha dato una risposta alle richieste delle aziende vitivinicole del territorio
Le nuove esigenze dei consumatori e la mutata domanda del mercato, infatti, hanno portato negli ultimi anni ad un trend negativo nel consumo di vino rosso, a favore dei vini bianchi, rosati e frizzanti. Da qui la necessità di valorizzare le varietà tipiche dell’area centro-nord pugliese, il Nero di Troia e Il Bombino Bianco, con nuovi metodi di “frizzantatura”, per ottenere così un nuovo prodotto da immettere sul mercato e rilanciare i vitigni della zona.
Durante il convegno sono stati approfonditi tutti gli aspetti tecnici e i risultati scientifici ottenuti. Ma l’incontro è stata anche un’occasione per conoscere più da vicino tutte le realtà aziendali che hanno preso parte al progetto, e che hanno raccontato la loro positiva esperienza.
Grazie ad un intenso e meticoloso lavoro di ricerca, è stata infatti implementata la tecnica di “spumantizzazione”, per poi essere applicata a quei vini, come nel caso del Nero di Troia frizzante, valorizzando un prodotto ed un vitigno che non trovava più spazio nei gusti dei consumatori.