Tutto tace e nel frattempo la pericolosità aumenta ogni giorno che passa. Parliamo della Strada Provinciale 2 nel tratto che collega Andria alla borgata di Montegrosso. Circa dieci chilometri interessati da lavori di ammodernamento, praticamente terminati, e di cui ci siamo occupati già in diverse occasioni. Su quella strada, dopo sei anni di opere, si è conclusa la carreggiata centrale a doppia corsia che dovrebbe assicurare sicurezza e maggiore tranquillità negli spostamenti. Ma nonostante sia passato oltre un mese tutto tace dalla Provincia di Barletta Andria Trani che non accenna, al momento, a comunicare nulla rispetto alla riapertura della carreggiata centrale. Di conseguenza si continua a viaggiare sulle complanari e solo per un piccolo tratto sull’arteria principale, con pericoli dietro l’angolo viste le condizioni fatiscenti del manto stradale. Ieri l’ultimo incidente in ordine di tempo: scontro frontale tra un bus di linea ed una utilitaria in transito sulla complanare. Il mezzo di trasporto, in servizio tra Andria e Canosa, non aveva passeggeri a bordo fortunatamente in quel momento.
Ferito in modo piuttosto grave il conducente della vettura, un giovane andriese. La storia della Provinciale 2 è molto articolata e complessa fatta di progetti, varianti, pali, espropri e quelle che in gergo si chiamano lungaggini burocratiche. A questo si aggiunge anche un problema ben più serio e cioè l’accesso al borgo di Montegrosso completamente cancellato nel progetto finale e per cui si sta ancora cercando una soluzione. I residenti e gli imprenditori della borgata andriese però hanno già depositato un ricorso al TAR per bloccare la chiusura dell’accesso attuale. In attesa degli sviluppi giudiziali è cambiato il dirigente provinciale che ha preso in carico la patata bollente della Provinciale 2. Dirigente alla viabilità che, tuttavia, è a comando da altro ente e lavora solo poche ore a settimana per la Provincia BAT. Un problema nel problema che si amplifica perché su quell’arteria stradale riammodernata ed a cui mancano davvero pochi tasselli, non si può ancora transitare. Questo dopo aver investito circa 28 milioni di euro ed aver fatto passare una decina di anni dalla prima approvazione di un progetto di riqualificazione. Il tempo passa, il silenzio diventa sempre più assordante e su quella strada si rischia ancora la vita nonostante alcune buche siano state quantomeno mitigate dopo i diversi servizi effettuati.