Un autentico calvario. È quello con il quale sono costretti a fare i conti automobilisti e pedoni di Foggia per lo stato pietoso di gran parte delle arterie e dei marciapiedi cittadini. Una situazione paradossale ed un problema atavico che nessuno sembra essere pronto ad affrontare e risolvere in via definitiva. Né è stato sufficiente quasi un anno di amministrazione Episcopo per affrontare la questione. Che resta a dir poco precaria e ai limiti della tollerabilità. Cittadini sul piede di guerra, c’è chi ipotizza di riunirsi in comitato per preparare esposti a Prefetto e Procura, segnalando quello che rappresenta un pericolo evidente per i malcapitati costretti giornalmente a percorrere quelle strade. Per non parlare poi dei marciapiedi: questo è lo stato di quello che fiancheggiano le tre carreggiate di via Natola e di via Telesforo che conducono al Policlinico Riuniti. E in quello stesso tratto buche e voragini fanno da contorno su arterie giornalmente attraversate da decine e decine di autoambulanze. “Il problema si pone soprattutto quando ci capita di trasportare pazienti con traumi”, ci spiegava stamane qualche sanitario. Una situazione che è peraltro simile in gran parte della città di Foggia, dove il manto stradale presenta sconnessioni un po’ ovunque e dove non basta qualche pezza quá e lá messa per esempio nella corsia centrale di via Telesforo. Disagi evidenti anche nelle zone della periferia cittadina. In Macchia Gialla e zona Ordona Sud si fanno i conti con strade mal ridotte e buche profonde, per non parlare poi del grido di dolore dei residenti di via Di Lascia e via Almirante, dove da oltre dieci anni si attendono lavori di urbanizzazione con oneri peraltro pagati che aggiungono il danno alla beffa.
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