Si alza il sipario sul Festival Internazionale Castel dei Mondi di Andria. La kermesse di arte e teatro comincia oggi, 25 agosto, con due suggestive installazioni che fanno da apripista all’edizione numero 27. La prima è “Golem”, scultura collocata in Piazza Catuma, dove rimarrà fino al prossimo 10 settembre. Un’opera di Dario Agrimi che torna tra i protagonisti della manifestazione andriese, dopo aver presentato lo scorso anno le installazioni “Sofisma” e “Voli pindarici”.
Una nuova suggestiva creazione dell’artista, il cui gigante d’argilla di presta si presta ad una doppia lettura: da una parte una metafora sui danni del cambiamento climatico causato dall’azione umana; dall’altra fa da paradigma alla problematica condizione dell’uomo nel mondo contemporaneo.
Sarà invece la chiesa di Porta Santa, nel cuore del centro storico di Andria, ad ospitare un’installazione dell’artista veneto Renato Meneghetti. Si tratta di “Optional”, un gigantesco cervello costruito in vinile trasparente gonfiabile come una mongolfiera. Tubi trasparenti formano gli emisferi cerebrali che, dopo un segnale acustico, lentamente si gonfiano, dando forma all’encefalo. Un nuovo segnale acustico fa poi scattare il meccanismo di sgonfiamento. Un’opera che sta a simboleggiare la condizione degli uomini del Terzo Millennio, per i quali l’uso del cervello è molto spesso è un optional: quasi sempre sgonfio perché non utilizzato, per poi gonfiarsi improvvisamente nelle rare occasioni in cui viene usato. Una situazione che è inevitabilmente causa della catastrofica situazione mondiale alla quale tutti stanno assistendo.
INTERVISTA:
Dario Agrimi – artista