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“Sull’uccisione di mia zia è calato un triste silenzio”: l’amaro sfogo, a Telesveva, del nipote della tabaccaia uccisa a Foggia

Ha scritto una lettera e ha scelto di farlo proprio nel giorno in cui si celebra la giornata contro la violenza sulle donne. Michele Ciani è il nipote di Franca Marasco, la 72enne uccisa a coltellate nella sua tabaccheria di via Marchese De Rosa, a Foggia, in una mattina di agosto di due anni fa. Da Reggio Emilia, dove vive, ha voluto lanciare il suo messaggio attraverso Telesveva, insistendo su quello che da sempre è il teorema dei familiari della vittima, per certi versi avvalorato dalle ultime decisioni della Procura della Repubblica di Foggia, che ha cambiato il capo d’imputazione a carico del reo confesso, di quell’omicidio, il marocchino Redouane Mossli. L’ipotesi è che quella morte non sia stata causata da una rapina finita male, semmai quella stessa rapina potrebbe aver mascherato i propositi di uccisione.

Non nasconde amarezza, Michele Ciani, per quello che è il silenzio istituzionale calato dopo l’omicidio della povera Franca Marasco.

INTERVISTA:

Michele Ciani – Nipote di Franca Marasco

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