Era il 31 gennaio del 2024, dunque esattamente un anno fa, quando il Primo Cittadino di Andria Giovanna Bruno annunciava in un video sui social l’aver rinvenuto un milione e trecento mila euro di un vecchio mutuo mai finalizzato per mettere in sicurezza, nel giro di pochi mesi, circa tre chilometri di Tangenziale nel tratto più rovinato. A distanza di un anno e dopo innumerevoli rassicurazioni arrivate anche dall’assessore ai lavori pubblici Mario Loconte i lavori non sono ancora stati eseguiti. E la strada è sempre più rovinata e pericolosa con l’aggiunta che da oltre un mese è chiusa in entrambi i sensi la rampa d’accesso dalla SP1. Facendo un po’ di storia sull’argomento, sono diversi anni che quella strada così frequentata è diventata un colabrodo con buche pericolose ed asfalto quasi inesistente. Ad ogni pioggia c’è il tentativo di mitigare i problemi con la posa di sacche di asfalto che puntualmente nel giro di qualche giorno spariscono a causa del transito dei veicoli. A giugno del 2024, poi, era arrivata l’approvazione in giunta del progetto di fattibilità tecnica ed economica da oltre un milione che avrebbe dovuto sfruttare quel mutuo mai finalizzato per lavori sempre inerenti ad un altro pezzo della tangenziale e contratto nel dicembre del 2010.
Ad agosto, poi, la manifestazione di interesse aperta alle aziende, una procedura durata però parecchio ed a cui hanno partecipato 32 ditte con l’aggiudicazione provvisoria alla Costruzioni Nasoni s.r.l. di Fano. A metà gennaio poi era prevista una call tra gli uffici comunali e la ditta per stabilire quando cominciare i lavori. Opere che, a tutt’oggi, non sono partite così come non si è ancora risolto il problema dell’accesso alla tangenziale da via Trani ora chiusa in entrambi i sensi dopo che il 16 dicembre scorso una cisterna ha perso parte del carico di olio. Una situazione che mette in grande pericolo la circolazione stradale così come le condizioni stesse della tangenziale costringendo a pericolose inversioni per accedere o scendere dalla strada a scorrimento veloce. Quasi due mesi per non riuscire ancora a sistemare poche decine di metri di asfalto ed un anno preciso dall’annuncio di aver trovato le risorse per mettere in sicurezza la strada. Nel frattempo grande pericolosità, incidenti ed una strada percorsa da migliaia di auto al giorno.