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TARI, sale la raccolta differenziata ma Andria entra tra le dieci città in cui si paga di più. La Puglia al top per tariffe. L’indagine di Cittadinanzattiva

Aumenta del 4,1% rispetto al 2023 la spesa sostenuta da una famiglia pugliese per la tariffa dei rifiuti, la cosiddetta Tari: la media nel 2024 è di 427€ rispetto ai 410€ dello scorso anno. La Puglia si piazza al primo posto in Italia per le tariffe della raccolta dei rifiuti. L’indagine è contenuta nel rapporto 2024 dell’osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzaattiva ed ha interessato i prezzi applicati in tutti i capoluoghi di provincia italiani nel 2024. Riferimento è una famiglia tipo composta da 3 persone ed una casa di proprietà di 100 metri quadri. I costi sono comprensivi di Iva e di addizionali provinciali.

Notizie non positive arrivano ancor di più da Andria, uno dei capoluoghi della BAT, che sbarca nella top ten di quelli più costosi in Italia. Nella città federiciana il costo è in media di 471€ secondo Cittadinanzaattiva con un aumento del 7% su base annuale. Catania, capoluogo di provincia in cui come lo scorso anno si paga di più: 594€ annui, senza variazioni sul 2023; Trento invece è quello in cui si paga meno: 183€, di poco inferiore rispetto al 2023.

Tornando alla Puglia per Bari e Barletta l’aumento è stato anche superiore al 7% di Andria, e cioè rispettivamente del 7,2% e del 7,9%. Ma sempre in regione spicanno differenze marcate tra i capoluoghi: se ad Andria si viaggia sui 471€ a Lecce ci si attesta sui 354€ con anche una riduzione dell’1% rispetto allo scorso anno. A Trani aumento più contenuto ma si resta oltre i 400€. A livello nazionale la spesa si attesta invece a 329€ con un aumento del 2,6% rispetto all’anno precedente.

I dati sulla raccolta differenziata restano piuttosto frastagliati. In Italia si è toccato lo scorso anno il 65% complessivo con un 18% che giunge ancora in discarica. Un risultato comunque positivo anche se arrivato con circa dieci anni di ritardo rispetto a quando immaginato molti anni fa. La Puglia migliora ma si attesta ancora al 60% con una grande accelerata proprio per città come Andria che ormai è stabilmente da due anni al 75% di raccolta differenziata così come Trani e Barletta leggermente più indietro. Bene anche Lecce attorno al 68%, in grande difficoltà c’è Foggia che non va oltre il 23% in leggero miglioramento rispetto al 2023 al pari di Taranto. Ancora sotto il 50% anche Bari così come Brindisi.

Ma nonostante le ottime performance dei cittadini della BAT i costi per lo smaltimento dei rifiuti restano molto più alti della media nazionale. Un elemento che coincide sicuramente con la difficoltà della Puglia di chiudere il cosiddetto ciclo dei rifiuti e con politiche probabilmente poco lungimiranti da questo punto di vista.

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