Un terremoto sta scuotendo in queste ore il Comune di Orta Nova, dove si è da poco insediata la commissione di accesso agli atti. È stata nominata dal Prefetto di Foggia, Maurizio Valiante, su delega del Ministero dell’Interno, ed avrà il compito di svolgere accertamenti per verificare la sussistenza di eventuali forme di infiltrazioni mafiose a Palazzo di Città, che possano aver condizionato l’attività dell’amministrazione.
La commissione è composta da Angela Barbato, viceprefetto aggiunto presso la Prefettura di Foggia, da Vincenzo Centoletti, dirigente della Polizia Anticrimine presso la Questura di Foggia, e da Domenico Musto, Comandante della terza Sezione Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Foggia.
Opererà – secondo quanto riferito in una nota della Prefettura – per un periodo di tre mesi prorogabili, se richiesto, per altri tre mesi. L’insediamento della commissione arriva dopo alcuni inquietanti episodi di cronaca che si sono verificati, negli ultimi tempi, ad Orta Nova. L’ultimo è stato l’omicidio di Gerardo Tammaro, assassinato a colpi di pistola lo scorso 3 ottobre davanti alla sua abitazione. La vittima era il padre del giovane Mirko Tammaro, che un mese prima aveva ucciso, sempre ad Orta Nova, il 20enne Andrea Gaeta, figlio di un boss della mafia locale.
Il Comune rischia adesso lo scioglimento per presunte infiltrazioni mafiose. Sarebbe il quinto nella provincia di Foggia, dal 2015 ad oggi. Stessa sorte era toccata infatti anche a Monte Sant’Angelo, Mattinata, Manfredonia, Cerignola oltre allo stesso capoluogo dauno.