Nella notte tra sabato 30 e domenica 31 ottobre si passerà dall’ora legale all’ora solare. Le lancette dell’orologio dovranno essere tirate indietro di 60 minuti, dalle 3 alle 2, e si guadagnerà così un’ora di sonno. Non solo, così facendo si avrà un’ora di luce in più la mattina a discapito però del pomeriggio, quando farà buio prima. L’ora solare resterà attiva fino all’ultimo weekend del mese di marzo 2022, ovvero fino alla notte fra sabato 26 e domenica 27 marzo 2022, quando si rifarà il cambio. L’Europa doveva mettere fine al passaggio stagionale tra ora legale e solare, ma almeno per ora tutto è fermo.
Secondo il Consiglio Nazionale delle Ricerche il cambiamento, seppur minimo, porta l’organismo a dover affrontare un mini jet leg. Il riassestamento durerà dai quattro ai cinque giorni. Chi ne trarrà giovamento invece sarà chi tendenzialmente si addormenta tardi nelle ore serali. La variazione, anche solo di un’ora, nel passaggio all’ora solare, porta ad una modifica della secrezione di ormoni, ad alterazioni della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa. Nei giorni seguenti al passaggio potrebbero essere avvertiti lievi disturbi come mal di testa, stanchezza cronica, disturbi dell’attenzione e della concentrazione. Non si escludono i disturbi del sonno, prevalentemente caratterizzati da un risveglio anticipato. Ovviamente tutto ciò sarà a carattere transitorio, prima che anche questo passaggio dell’ora diventi abitudine per tutti.