Parto cesareo e rimozione di un pericoloso tumore alla tiroide, in un’unica seduta operatoria. È l’eccezionale intervento chirurgico eseguito, nei giorni scorsi, al Policlinico di Bari, grazie al quale è stato possibile salvare una ragazza di 29 anni e la bambina che portava in grembo.
Tutto è partito – fanno sapere dall’ospedale barese – da un valore anomalo riscontrato nelle analisi di routine alla quale è stata sottoposta la donna, alla sua prima gravidanza. L’esito degli esami ha messo in allerta l’endocrinologo, il professor Sebastio Perrini, che ha disposto ulteriori accertamenti approfonditi sulla paziente, dai quali è arrivata la diagnosi nefasta: tumore alla tiroide, da trattare chirurgicamente per la rapida evoluzione della malattia.
A questo punto, si è riunito un team multidisciplinare di esperti composto dai direttori delle Unità Operative di Endocrinologia, Chirurgia Generale, Ginecologia, Neonatologia, Rianimazione e Oncologia per decidere come intervenire sulla paziente, alla trentasettesima settimana di gestazione. Inoltre, gli accertamenti clinici avevano anche evidenziato che la sua bambina aveva un giro anomalo del cordone ombelicale. Una situazione di grave pericolo, quella di madre e figlia, che ha convinto i medici ad operare con la massima urgenza per il taglio cesareo.
Nonostante l’evidente complessità del quadro clinico, il parto è avvenuto senza particolari problemi: una volta venuta alla luce, la piccola, di quasi tre chili, è stata affidata alle cure dei neonatologi. Subito dopo, si è proceduto con la rimozione della tiroide e dei linfonodi. Anche questo intervento si è concluso nel migliore dei modi, con la giovane mamma che, dopo la delicata operazione, ha potuto finalmente abbracciare la sua bambina.