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Attualità

Un “largo” ad Andria per ricordare la figura del Prof. Pasquale Massaro a 20 anni dalla sua scomparsa

Direttore Didattico, giornalista, scrittore, maestro di vita e cultore delle tradizioni e della musica classica. Difficile racchiudere in una definizione il Prof. Pasquale Massaro scomparso ormai 20 anni fa e che ha lasciato un vuoto incolmabile nella cultura del territorio. La sua figura però sarà ora ricordata per sempre in città. Un atto atteso da molto e portato a termine dalla commissione toponomastica della Città di Andria su impulso dell’amministrazione comunale: il largo che si trova all’esterno dell’Istituto “Verdi” sarà intitolato proprio a lui grazie al via libera della giunta comunale. Il luogo non è ovviamente casuale: Pasquale Massaro fu il primo Direttore dell’appena istituito V° Circolo Didattico di Andria, che volle intitolare a Giuseppe Verdi, dall’anno scolastico 1967/’68 continuativamente fino al termine dell’anno scolastico 1994/’95, quando fu collocato a riposo, dopo 50 anni di carriera iniziata in terra sicula a Licata. Quella scuola diventò la sua seconda casa costruita mattone su mattone e soprattutto aperta alla città come inimmaginabile sino a quel momento. Il tempo pieno fu una delle più importanti novità didattiche introdotte ma la scuola “Verdi” diventò un insostituibile punto di riferimento per celebrazioni solenni legate alle più importanti ricorrenze civili.

Dagli anniversari della fondazione di Esercito Italiano, Arma dei Carabinieri, Polizia di Stato e Guardia di Finanza ai “compleanni” della Repubblica Italiana e dell’Unione Europea, sino ai gemellaggi con il Comune di Busseto (città natale di Giuseppe Verdi) e con la Casa di Riposo per musicisti intitolata al grande musicista. Dalla “sua” scuola sono passati ministri, sottosegretari, ambasciatori, alti prelati, prestigiose orchestre e bande militari. Nelle prossime settimane, grazie alla deliberazione del consiglio d’istituto, ci sarà anche all’interno del comprensivo “Verdi-Cafaro”, appena completate tutte le pratiche burocratiche, l’intitolazione di un plesso della Scuola dell’Infanzia. Ma Pasquale Massaro è stato anche un attivo giornalista con quasi quarant’anni di collaborazione con la Gazzetta del Mezzogiorno oltre che il Tg Puglia della Rai e forse in pochi sanno che era anche ispettore onorario ai monumenti per nomina del Ministero dei Beni Culturali. Ma la sua più grande passione fu la storia locale. Un custode ed un indefesso studioso delle tradizioni, del dialetto e degli avvenimenti che hanno segnato una città che, purtroppo, ha spesso la memoria corta. Diverse le pubblicazioni e gli interessanti studi: l’ultimo, prima della sua morte, ha riguardato lo stemma cittadino. A lui si deve la completa revisione della denominazione di strade della città quando da presidente della Commissione toponomastica riscrisse zona per zona tutto lo stradario cittadino. “La malinconia non serve al futuro… il futuro che viene dalla nostra terra…” , frase quanto mai attuale, un mantra per lui che custodiva gelosamente su due foglietti di carta al di sotto della sua scrivania.

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