Girare qualche puntata di “Un medico in famiglia” a Canosa, e un docufilm sulla sua vita anche tra Andria e Bari. Lino Banfi incontenibile in occasione della sua visita in Puglia, a Canosa, venerdì 3 gennaio, giorno in cui ha vestito per qualche ora la fascia di sindaco della città. Una giornata intensa cominciata proprio a palazzo di città e l’accoglienza del primo cittadino Vito Malcangio prima del passaggio simbolico della fascia tricolore. Pasquale Zagaria, nome di battesimo dell’attore amatissimo in tutta Italia, ha persino ascoltato le necessità di alcuni cittadini. Poi ha preso anche parte alla Giunta. Infine l’incontro pubblico nel pomeriggio dell’Aula Consiliare del Comune in cui Lino Banfi ha ripercorso diverse tappe della sua vita, dalle difficoltà economiche ai primi film. Ricordi, aneddoti emozionanti e quell’innata capacità di far sorridere i presenti. A 88 anni l’attore nativo di Andria, e canosino d’adozione, ha ancora voglia di stupire. Nei vari incontri non ha nascosto la voglia di tornare sul set di “Un medico in famiglia”, nei panni di nonno Libero, e magari girare qualche puntata proprio a Canosa. Più probabile invece che in futuro venga girato un docufilm sulla sua vita, sempre ambientato in Puglia. Desiderio condiviso anche con il presidente Michele Emiliano durante una conversazione al telefono.
Il tutto per promuovere la sua terra d’origine, e non a caso il consiglio comunale canosino gli ha riconosciuto il titolo di ambasciatore dell’identità canosina, con tanto di attestato. Ultime tappe della giornata: la visita alle luminarie natalizie in centro con le citazioni e i titoli dei suoi film più celebri, e al teatro Lembo dove c’è il foyer intitolato all’attore lo scorso anno. Sempre accompagnato dai cittadini che ancora una volta gli hanno mostrato tutto il proprio affetto. Anche nel giorno in cui si è preso la fascia da sindaco, entrando perfettamente nella parte.