È finita il 5 luglio, dopo una carrellata di cinque appuntamenti, la rassegna letteraria Storie, Libri e Cucina in Piazza Marina, un appuntamento che di anno in anno arricchisce i cuori dei partecipanti con racconti che si intarsiano senza più riuscire a trovare altra dimora, se non la memoria di chi li ha ascoltati.
Un traguardo il cui stendardo è stato portato da circa mille persone sedute e pronte all’ascolto, ancora una volta raggiunto grazie alla dedizione dell’associazione culturale Piazza Marina, che ormai da quattro anni crede in un progetto desideroso di restituire a Barletta la risorsa di una cultura fruibile e godibile da parte di tutti, un “salotto” sotto le stelle in cui si parla di libri e di vita.
La kermesse anche quest’anno non si è smentita, portando agli uditori storie composite, diverse, ma egualmente affascinanti: dalla prima serata con Maria Caira insieme a Marco Consentino, per passare poi al ricettario sostenibile di Lucia Papponi, alle vignette satiriche di Federico Palmaroli, preceduto dalla poesia autobiografica di Federica Martella, fino al commovente monologo teatrale di Dario Leone sulla vita di Giovanni Falcone, concludendo durante l’ultima serata con i “tromboni” svelati da Mario Giordano, accolto (e che ha a sua volto accolto Barletta) con entusiasmo.
Lo spirito della rassegna trova il proprio seme nel desiderio di fare cultura e di creare punti di contatto fra le menti e le anime, come ribadito da Franca Doronzo, che ha conferito il merito dell’eccellente riuscita dell’iniziativa al marito, Giuseppe Guerra, dell’associazione Piazza Marina.
Un fiore che lui ha desiderato coltivare nel tempo, con la pazienza che la natura sa insegnare, e alla fine, come ribadito da Guerra stesso, «quel fiore è sbocciato. Noi ne siamo i custodi. Non lo facciamo appassire». Finché ci sarà amore per la conoscenza, quel fiore sarà sempre irrorato.