Non riusciva più mangiare e tantomeno a respirare, a causa di un tumore retrofaringeo che la stava lentamente uccidendo. Si è salvata grazie ad un delicato intervento chirurgico, eseguito da un’equipe composta anche dai medici del Policlinico di Bari. È la storia a lieto fine che vede come protagonista una bambina di appena un anno, con una massa tumorale che le ostruiva sia le vie aeree che l’apparato digerente.
Una diagnosi drammatica, fatta lo scorso mese di ottobre, quando la piccola aveva cominciato a manifestare problemi respiratori, inizialmente attribuiti ad un ingrossamento delle adenoidi. Una situazione che, tuttavia, era andata rapidamente aggravandosi, con un sensibile peggioramento delle problematiche respiratorie, accompagnate da difficoltà nel deglutire ed una significativa perdita di peso. Campanelli d’allarme che hanno richiesto ulteriori accertamenti, dai quali è arrivata la pessima notizia.
La bimba, presa in carico all’ospedale “Santobono” di Napoli, era stata inizialmente trattata con chemioterapia, ma ad un successivo controllo era stato evidenziato un ulteriore ingrossamento della massa.
Unica strada percorrere, quella chirurgica. Un intervento delicatissimo, sia per la posizione del tumore che per la sua estensione, che è stato eseguito dall’equipe dell’Unità Operativa di Chirurgia Plastica del nosocomio partenopeo, assieme ai medici della Chirurgia Maxillo-Facciale del Policlinico di Bari.
L’operazione, durata circa 6 ore, è perfettamente riuscita ed ha permesso la completa rimozione del tumore, senza ulteriori complicazioni. Dopo un periodo sotto osservazione, la bimba potrà tornare a casa.