Un uomo, un prete, la missione. Don Vito Miracapillo, andriese, ha pubblicato il suo secondo libro autobiografico che racconta l’opera missionaria in Brasile tra il 1975 e il 1980, prima di essere espulso dal governo dittatoriale dell’epoca. Una racconto fatto di aneddoti, storie di povertà, controversie sociali, minacce e quella sentenza della Corte Suprema che gli impose di lasciare il territorio brasiliano. Il caso del prete andriese in quegli anni venne discusso in tlak show e telegiornali. La sentenza è stata sospesa quasi 32 anni dopo. Don Vito Miracapillo ha raccontato la sua esperienza missionaria nella parrocchia di Ribeirao nell’auditorium dell’Istituto “Colasanto” di Andria.
Storie di una terra difficile dove povertà e dittatura rappresentavano una vera e propria piaga per la popolazione. Lo stesso don Vito Miracapillo in quegli anni ha messo a rischio la sua incolumità per stare dalla parte dei più deboli.
La vicenda della sua espulsione dal paese è cominciata quando don Vito si è rifiutato di celebrare una messa imposta dalle autorità per celebrare l’indipendenza del Brasile, una contraddizione secondo il prete andriese: la società viveva nella paure e nella povertà. Ed è lì che il governo dell’epoca cercò in tutti i modi di espellerlo, sino alla sentenza del 30 ottobre 1980, e provò anche a mettergli contro il popolo che amava. Ma quest’ultimo non abboccò…