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Una pistola elettrica contro i “cattivi”: la nuova arma in dotazione ai poliziotti della Bat

Da adesso in poi i poliziotti della Bat avranno un’arma in più per gestire le situazioni particolarmente difficili. Si tratta del “taser”, una pistola ad impulsi elettrici, non letale, che proprio attraverso l’elettricità permette di immobilizzare una persona, facendone contrarre i muscoli del corpo.

Il nuovo equipaggiamento è stato fornito agli agenti della “Sezione Volanti” in servizio presso la Questura di Andria e nei Commissariati di Pubblica Sicurezza di Barletta, Trani e Canosa di Puglia.

Come già accaduto in altre province italiane, anche nella Bat ha preso avvio l’impiego di questo strumento, il cui utilizzo prevede prima il conseguimento di una abilitazione specifica, da parte dei poliziotti impiegati nelle attività di controllo del territorio, riconosciuta al termine di un corso di formazione suddiviso in una parte teorica ed una pratica.

Inizialmente a poter usufruire del “taser” saranno i soli agenti della “Sezione Volanti”, ma l’equipaggiamento sarà poi esteso progressivamente a tutti gli altri uffici di Polizia, secondo un preciso cronoprogramma, previsto dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza.

Nelle situazioni di pericolo, l’arma ad impulsi elettrici servirà per scoraggiare, anche semplicemente mostrandola, i soggetti non collaborativi, armati o violenti. Sarà possibile colpire l’individuo con una coppia di dardi collegati a due fili conduttori, che rilasceranno una scarica d’intensità regolare, della durata di pochi secondi. Questo permetterà di bloccare temporaneamente le funzioni motorie del soggetto in questione, rendendolo inoffensivo ma senza arrecare alcun danno alla sua salute.

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