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Xylella a Bisceglie, Confagricoltura: «Il batterio viaggia molto più veloce anche sulle strade». Angarano: «Istituzioni unite»

Non un monitoraggio a campione ma una segnalazione precisa sui quattro ulivi il cui stato di salute era già evidentemente compromesso. I rami secchi indice di qualcosa che non andava così come l’erba non tagliata in quel piccolo terreno all’interno di una area di servizio della A14 in territorio di Bisceglie, habitat perfetto per il batterio killer degli ulivi che ha viaggiato evidentemente per chilometri attraverso dei vettori, non solo insetti, che lo hanno trasportato sino ad infettare quegli alberi. Il giorno dopo la notizia, però, la preoccupazione non è certo minore considerato che si tratta del secondo caso in pochi mesi nella BAT dopo quello di Minervino.

Ora immediato è scattato il piano di intervento in caso di positività da xylella. Ieri gli incontri si sono susseguiti sia in regione che in comune a Bisceglie con associazioni di categoria e osservatorio fito sanitario regionale. Quelle analisi del 13 e del 17 giugno sono state uno shock ma la reazione delle istituzioni è stata comunque immediata.

A Minervino dopo l’eradicazione dell’albero colpito da xylella e di quelli in un raggio di 50 metri, così come avverrà a Bisceglie, sono stati effettuati 8mila campionamenti tutti con esito negativo. Nei pressi dell’A14, ora, saranno attivate tutte le procedure con l’area che sarà scandagliata dai tecnici palmo a palmo. Resta il tema delle aree in cui devono intervenire gli enti e per cui continuano le richieste delle associazioni di categoria di reale equiparazione a quelle private. Da Bitonto a Cerignola passando per Andria e Corato, l’olivicoltura e tutte le colture che la xylella può aggredire sono a forte rischio.

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