Il Governo pensa a nuovi parametri per l’attribuzione della zona gialla. L’incontro tra l’esecutivo Draghi e la cabina di regia potrebbe essere convoca già domani, alla luce del nuovo aumento dei casi registrati in Italia. Il Consiglio dei Ministri sta valutando diversi temi: oltre alla modalità di ritorno in zona gialla, anche green pass, dosi minime per ottenerlo, misure e divieti più stringenti in caso di nuova ondata pandemica. Dalle indicazioni trapelate, per ottenere la certificazione verde bisognerà aver ricevuto entrambe le dosi del vaccini anticovid e non più una sola, mentre per quanto riguarda i parametri della zona gialla il Governo sembra indirizzato verso una maggiore attenzione al numero dei ricoveri regione per regione, mettendo in secondo piano i contagi. Decisivo per il passaggio di colorazione il raggiungimento del 5% di occupazione dei posti in terapia intensiva e il 10% dei ricoveri ordinari. Queste le due soglie valutate dal Governo che segnerebbero l’addio alla zona bianca. Si va anche verso l’estensione dell’uso del green pass ma senza seguire il modello francese tanto discusso nei ultimi giorni. Lo scopo, oltre che limitare i contagi, è quello di incrementare il numero di prenotazioni per il vaccino, per raggiungere quanto prima la massima copertura. Ad oggi in Italia un italiano (over 12) su due ha già ricevuto entrambe le dosi.
Procede la campagna vaccinale anche per la Puglia che ha somministrato in totale circa 4 milioni e 300 mila dosi, mentre ad oggi l’occupazione delle terapie intensive è ferma al 2%, valore stabile da fine giugno, a tre punti percentuali dalla soglia che porterebbe al passaggio in zona gialla. Poco oltre il 2% il tasso di occupazione dei ricoveri ordinari, ben distante dalla soglia del 10%. Dunque per la Puglia permane un cauto ottimismo, ma il pericolo di nuove restrizioni resta dietro l’angolo. Sono ore decisive al fine di comprendere quali saranno i prossimi passi del Consiglio dei Ministri, nonché quello dell’andamento della pandemia.