La curva dei contagi in Puglia è in netta discesa ed anche l’incidenza settimanale viaggia spedita verso numeri da zona bianca. Sono 57, infatti, i nuovi casi rilevati ogni 100 mila abitanti negli ultimi 7 giorni nella regione pugliese. Un dato costantemente in picchiata, come confermato dai bollettini diramati giornalmente. Ma per passare in zona bianca, bisognerà effetuare un ulteriore passo in avanti: restare con un’incidenza sotto i 50 contagi ogni 100 mila abitanti per tre settimane. Una prospettiva che sembra più che raggiungibile, la Puglia potrebbe riuscire nell’ultimo salto di colorazione già a partire da giugno. La Bat resta la Provincia con incidenza più alta in tutta la regione, 90 per l’esattezza, al quarto posto nella classifica nazionale ma comunque in miglioramento. Segue Brindisi a 78 nuovi casi settimanali ogni 100 mila abitanti, mentre nelle altre province il dato è ancora più basso. A Taranto il dato si attesta addirittura a 39.
Ieri in Puglia sono stati rilevati 314 nuovi casi con oltre 9 mila tamponi effettuati. Dati incoraggianti, ma il rovescio della medaglia è rappresentato dal numero dei morti: 28 nelle ultime ore. Continua il calo di attualmente positivi e ricoveri. 847 i pazienti che si trovano all’interno delle strutture ospedaliere covid, di questi 88 sono in terapia intensiva. Cifre ben al di sotto della soglia critica, ormai un lontano ricordo. Anche per questo la Regione ha avviato la riconversione di alcuni ospedali che sono tornati a pieno regime alla loro attività ordinaria, e dunque no-covid.
La campagna vaccinale pugliese sta per concludere le somministrazioni nelle fasce d’età e categorie più anziane e fragili, mentre si prepara a vaccinare i cittadini più giovani con prenotazioni in corso a partire dai 40 anni in su. La Puglia ha superato quota 2 milioni e 150 mila dosi inoculate, utilizzando quasi tutte e scorte a disposizione. Nuove fiale sono attese nei prossimi giorni, ma il rifornimento più importante arriverà a giugno. Anche per questo motivo alcuni hub regionali hanno rallentato le proprie attività chiudendo i battenti per mancanza di vaccini.