La scuola sta per essere travolta dalla «imminente pandemia di tamponite acuta» e gli effetti saranno «subito drammaticamente evidenti». Lo ha detto in una nota pubblicata sui social l’epidemiologo Pier Luigi Lopalco. L’intervento dell’ex Assessore alla Sanità della Regione Puglia arriva a margine delle nuove regole imposte dal Governo al comparto scolastico per far fronte all’emergenza covid-19, ed in particolare sul tema dell’autosorveglianza mediante i test.
«Chi non ha avuto il coraggio di allentare la morsa dei tamponi ha probabilmente dimenticato che esattamente un anno fa – scrive Lopalco – all’arrivo della variante inglese i tamponi per la riammissione a scuola causarono file bibliche ai drive through, crisi isteriche negli ambulatori pediatrici ed il blocco di fatto di ogni tentativo di tracciamento». L’epidemiologo incalza: «Non servirono affatto ad aumentare la sicurezza sanitaria in ambiente scolastico. Se moltiplichiamo per 10 quello che è successo un anno fa, possiamo ipotizzare quello che succederà al riaprirsi delle scuole quando omicron sarà ormai l’unica variante in circolazione». Secondo l’ex assessore della Regione Puglia la pandemia è cambiata e pertanto servirebbe un altro approccio: «meno tamponi e più buon senso» ha ribadito, «solo così riusciremo ad affrontare con maggiore serenità questa fase di transizione verso l’endemia» del virus.
Infine un passaggio anche sull’obbligo vaccinale per gli over 50. Lopalco ha sottolineato che servirà a «proteggere quei pochi italiani che non hanno fatto alcuna dose di vaccino e non hanno già preso il covid. Dimenticavo – conclude l’epidemiologo – visti i tempi di applicazione del decreto, gli effetti si vedranno alla prossima ondata».