Cronaca

A Bari l’evento “Il Fascino della Botanica”: al centro gli alberi monumentali in Puglia

In Puglia esistono circa 280 esemplari di alberi monumentali, veri e propri patriarchi da tutelare, fondamentali per la conservazione della biodiversità del territorio, in un contesto globale fortemente colpito dagli effetti del cambiamento climatico. Se ne è parlato a Bari, nell’Aula magna del Dipartimento di Bioscienze Biotecnologie e Ambiente dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, nel campus universitario, nel corso dell’evento “Il Fascino della Botanica”, organizzato dalla Società Botanica Italiana – Sezione Pugliese della SBI e dal Gruppo di Lavoro Alberi Monumentali SBI.
Il mondo in cui viviamo è alle prese con drammatiche emergenze ambientali. La consapevolezza della gravità di questa situazione è sempre più viva, soprattutto nelle giovani generazioni, per questo è di fondamentale importanza diffondere la consapevolezza e la conoscenza dell’ambiente circostante, delle sue risorse e delle sue complesse dinamiche, come sottolineato dalla presidente nazionale della Società Botanica Italiana, Antonella Canini: “La SBI è interessata a tutelare gli alberi monumentali su tutto il territorio italiano, soprattutto perchè questi esemplari sono fondamentali per la tutela della biodiversità e degli ecosistemi. Rappresentano infatti uno strumento strategico, in particolare in quelle zone degradate di boschi e foreste. Inoltre negli ultimi anni abbiamo verificato un preoccupante aumento delle specie botaniche aliene, accanto a quelle autoctone. Un fenomeno che richiede un continuo e costante monitoraggio”. 
La diffusione delle conoscenze botaniche al servizio della società costituisce quindi uno dei compiti più delicati ed importanti di chi, da diversi punti di vista, studia le piante e le loro interazioni. Ed è proprio questo uno degli obiettivi perseguiti dal Gruppo di Lavoro Alberi Monumentali SBI: “Sono circa 280 gli esemplari di alberi monumentali censiti in Puglia negli ultimi dieci anni, sulla base della legge n.10 del 2013 che impone a tutte le Regioni di censire tutti gli esemplari presenti, che dopo essere riconosciuti da un decreto ministeriale, devono essere catalogati e tutelati. Si tratta di esemplari diffusi quasi in maniera omogenea su tutto il territorio pugliese e che spesso si ritrovano all’interno di masserie e di campi coltivati” ha spiegato Francesco Tarantino, agronomo paesaggista. 
Nel corso della giornata di studio, numerosi sono stati i relatori che hanno parlato del tema, illustrando anche progetti in corso, come quello della forestazione urbana nel quartiere Poggiofranco di Bari, presentato dalla professoressa Maria Letizia Gargano del Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti dell’Università di Bari. O come la proposta avanzata dal professor Giuseppe Venturella, vicepresidente della Società Botanica Italiana, di inserire due nuovi alberi monumentali nel censimento della Regione Puglia.

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