Cronaca

Agguato a Bitonto, commando fa irruzione in casa di un 39enne ai domiciliari e spara. Il sindaco: “Intervenga il Governo”

Si torna a sparare a Bitonto dove, nella serata di ieri, martedì 13 agosto, un 39enne agli arresti domiciliari è stato ferito a colpi di pistola da un commando armato, all’interno della sua abitazione. L’agguato è stato messo a segno intorno alle 19.30 in un appartamento di via Repubblica, zona centrale della città. Ad entrare in azione un gruppo composto da cinque persone incappucciate che, dopo essersi introdotto in un condominio, ha sfondato la porta d’ingresso ed avrebbe esploso alcuni colpi all’indirizzo del padrone di casa, ferendolo ad una spalla.

Dopo aver sparato, i banditi sono fuggiti, dileguandosi per le vie del centro e facendo perdere le loro tracce. La vittima è riuscita a scendere in strada sulle sue gambe ed è stata soccorsa dagli operatori del 118, per poi essere trasportata nel vicino ospedale “San Paolo” di Bari. Dopo essere stato medicato, l’uomo è stato nuovamente collocato agli arresti domiciliari.

Sul posto, assieme ai sanitari, sono intervenuti gli agenti del Commissariato di Polizia di Bitonto e gli agenti della Scientifica, che hanno eseguito i rilievi sulla scena del crimine, alla ricerca di possibili tracce lasciate dal commando.

Acquisiti i filmati registrati dalle telecamere di videosorveglianza della zona e delle numerose attività commerciali presenti nei dintorni, e che potrebbero aiutare gli inquirenti nella caccia ai responsabili.

Diverse le ipotesi al vaglio degli inquirenti. Il 39enne stava scontando i domiciliari per questioni di droga, e non è escluso che l’agguato possa essere stato compiuto a seguito di contrasti sorti tra gruppi criminali rivali per il controllo delle piazze di spaccio di Bitonto.

L’episodio ha destato grande preoccupazione nella comunità bitontina, riaprendo il dibattito sulla sicurezza. “Quello che è accaduto ci lascia senza parole”, ha commentato il sindaco Francesco Paolo Ricci, con un post pubblicato sulla sua pagina Facebook. “Lasciate in pace la nostra città. Abbassate le armi e non distruggete ciò che le persone per bene, ogni giorno, con abnegazione e sacrifici, costruiscono”. Il primo cittadino ha anche annunciato di aver già scritto direttamente al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, senza aver ricevuto riscontro ma, ha sottolineato il sindaco, “continueremo a chiedere un deciso e costante intervento da parte del Governo”.

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