Cronaca

Agguato mortale a Foggia, 52enne ucciso con un colpo di pistola alla testa: la vittima affiancata dall’auto dei killer

Era alla guida della sua auto quando è stato affiancato dai killer. Dalla loro vettura sono partiti alcuni colpi di pistola, di cui uno lo ha raggiunto alla testa. È questa la prima ricostruzione dell’agguato mortale messo a segno, ieri sera, intorno alle 19.30, alla periferia di Foggia.

La vittima è il 52enne Roberto Russo, volto noto alle Forze dell’Ordine, ucciso mentre percorreva via Silvio Pellico, nel rione San Ciro, a bordo di una Ford Escort Station Wagon.

A chiamare la Polizia sono stati i residenti del quartiere, spaventati dagli spari. Quando sono arrivati, gli agenti hanno trovato l’uomo in auto, seduto al posto di guida, già cadavere, con una ferita da arma da fuoco all’altezza del cranio.

Nella notte i poliziotti, che stanno conducendo le indagini, hanno eseguito oltre una decina di accertamenti, tra perquisizioni ed esami stub, per rilevare la presenza di tracce di polvere da sparo.

Gli agenti hanno passato al setaccio la zona dell’agguato: si cercano telecamere, pubbliche e private, dalle quali ricavare immagini utili alla ricostruzione dell’accaduto. Ascoltati anche alcuni amici e parenti della vittima.

Nel gennaio del 2003, Russo venne coinvolto in una vasta operazione antidroga delle Forze dell’Ordine, denominata “Pleiadi”, che portò all’arresto di 23 persone, tra Foggia e Cerignola, per una serie di reati in materia di stupefacenti. L’uomo, tuttavia, sembra non fosse legato a nessun gruppo della mafia foggiana, a differenza del fratello Giovanni, ritenuto vicino al clan Trisciuoglio-Tolonese.

Si tratta del terzo omicidio compiuto a Foggia dal 2020 ad oggi, tutti ancora rimasti irrisolti.

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