Miscelavano bevande alcoliche con additivi chimici pericolosi per la salute. Poi li mettevano in commercio come bottiglie delle migliori marche, applicando etichette contraffatte. È questa l’accusa nei confronti dei titolari di una ditta di Cerignola, specializzata nella vendita all’ingrosso e al dettaglio di bevande alcoliche.
Due le persone arrestate dalla Guardia di Finanza, su ordine del gip del Tribunale di Foggia, al temine di un’indagine coordinata dalla Procura del capoluogo dauno.
Un migliaio le bottiglie sequestrate dalle Fiamme Gialle nel corso di un blitz all’interno dell’attività commerciale. Venivano vendute sul mercato con le etichette delle migliori aziende del settore, come nel caso dello champagne “Moët & Chandon” e del rum “Don Papa”.
Ad essere imbottigliate, in base a quanto scoperto dai militari, erano però bevande alcoliche di dubbia provenienza, miscelate con additivi considerati altamente pericolosi per la salute.
I titolari della ditta sono indagati per ricettazione, mancato pagamento dell’accisa sulle bevande alcoliche, oltre che di utilizzo di contrassegni di Stato contraffatti, commercio di sostanze alimentari contraffatte ed adulterate ed autoriciclaggio.
Per i due è scattata anche l’interdizione, per il periodo di un anno, dallo svolgimento dell’attività commerciale, mentre la sede dell’azienda è finita sotto sequestro.