Cronaca

Allevatore 28enne ucciso a fucilate a Mattinata: spunta l’ombra della mafia garganica

Un’esecuzione in pieno stile mafioso, anche se non ci sono certezze che la vittima avesse legami con la criminalità organizzata. Al momento gli inquirenti non escludono nessuna ipotesi in merito all’agguato costato la vita a Bartolomeo La Pomarda, l’allevatore di 28 anni ucciso a fucilate, la sera del 17 luglio, nelle campagne di Mattinata. Unico possibile collegamento tra la vittima e la malavita, le frequentazioni con Antonio ed Andrea Quitadamo, personaggi di spicco della mafia garganica e, da pochi mesi, diventati collaboratori di giustizia.

Sulle indagini, coordinate dalla Procura di Foggia, vige al momento il massimo riserbo. Già eseguiti esami Stub, per verificare la presenza di tracce di polvere da sparo, e perquisizioni nelle abitazioni di alcuni noti pregiudicati della zona. Intanto emergono ulteriori dettagli sulle modalità dell’omicidio dell’allevatore. I killer probabilmente lo hanno sorpreso mentre portava al pascolo le mucche, poco lontano dalla sua masseria. Le prime fucilate hanno raggiunto La Pomarda alla schiena. Il giovane avrebbe quindi cercato disperatamente di fuggire, ma sarebbe stato inseguito e raggiunto dai suoi assassini, che lo hanno “finito” con altri colpi di fucile, lasciandolo riverso a terra, nella radura. Lì lo hanno trovato i Carabinieri, che lo stavano cercando dopo l’allarme lanciato dai suoi familiari, preoccupati dal fatto che il 28enne non fosse ancora rientrato a casa in tarda serata. Il delitto si è consumato in una zona particolarmente impervia, nelle campagne tra Mattinata e Vieste, assolutamente sprovvista di telecamere di sicurezza che possano mettere sulla buona strada gli inquirenti.

Oltre al possibile regolamento di conti, maturato negli ambienti della criminalità organizzata, viene valutata anche l’ipotesi di un litigio tra allevatori per questioni relative a terreni confinanti. Un motivo molto simile a quello che, nel 2016, aveva portato la vittima a prendere parte, assieme ad altre due persone, al tentato omicidio di un 30enne di Mattinata, sopravvissuto miracolosamente ad un agguato a colpi di accetta.

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