Aveva falsificato il testamento dello zio, auto nominandosi erede universale di tutto il suo patrimonio. Ma gli altri nipoti hanno fiutato l’inganno, facendo scattare le indagini della Guardia di Finanza.
Ammonta ad oltre un milione di euro il denaro sequestrato, con un provvedimento del gip del Tribunale di Bari, Rosa Caramia, su ordine della Procura, ad un cittadino di Altamura, denunciato per falsità in testamento olografo.
Alla base della truffa, escogitata dall’indagato, le ultime volontà di uno zio, deceduto da due anni, non vedente, celibe e senza figli ma in compenso con diversi nipoti.
Emigrato in Venezuela in giovane età, l’uomo aveva accumulato ingenti ricchezze grazie alla gestione dei centri benessere. Una volta in pensione, aveva deciso di tornare nella sua città d’origine, Altamura.
Qui aveva donato un appartamento ad uno dei suoi nipoti ma questi, non contento, alla sua morte, aveva fatto pubblicare un testamento olografo dal quale risultava la volontà di nominarlo come unico erede di tutto il suo patrimonio.
Ma le ultime volontà dello zio non hanno convinto troppo gli altri nipoti che così si sono rivolti alle Fiamme Gialle, scoprendo la falsità del testamento.
In base alla ricostruzione dei militari, il nipote si era recato negli Stati Uniti assieme allo zio, per trasferire il denaro che quest’ultimo deteneva in una banca di New York, circa un milione e 200mila euro, su un conto cointestato ad Altamura. Infine, alla morte dello zio e a seguito della pubblicazione del falso testamento, il nipote aveva spostato tutti i soldi su un conto corrente personale. Venuta a galla la truffa, è però scattato il sequestro del denaro che adesso verrà diviso tra tutti gli altri nipoti.