Continua ad essere nel mirino degli inquirenti l’Amiu Puglia. C’è un nuovo fascicolo di indagine che si aggiunge a quello che ha portato all’emissione di cinque avvisi di garanzia per l’affidamento del servizio di igiene urbana nella città di Foggia, che per quello che è il teorema della Procura della Repubblica dauna, potrebbe essere stato in qualche maniera turbato, con i dati della raccolta differenziata che sarebbero invece stati falsati. Il fasciolo-bis tira in ballo questa volta anche l’Ager, l’Agenzia Regionale che si occupa dei rifiuti. Per chi indaga c’è il sospetto che Amiu, con la complicità dei vertici della stessa Agenzia, avrebbe creato un’emergenza rifiuti a Foggia, nell’estate del 2023, per evitare una situazione analoga nella città di Bari. Ed è per questo che è stato notificato un avviso di conclusione delle indagini al direttore generale di Amiu, Antonello Antonicelli, già indagato nel primo fascicolo di inchiesta e all’ex direttore generale di Ager, Gianfranco Grandaliano. Nell’inchiesta è coinvolto anche il funzionario responsabile dei biostabilizzatori di Bari e di Foggia. Per chi indaga, dunque, gli indagati avrebbero intenzionalmente determinato la permanenza dei rifiuti lungo le strade cittadine di Foggia, con conseguente pregiudizio ambientale ed igienico-sanitario e con il direttore generale Antonicelli che decise di smaltire a Massafra soltanto i rifiuti di Bari. Inchieste nate da esposti e denunce di alcune associazioni foggiane. Sulla questione Amiu l’opposizione al Comune di Foggia ha chiesto con urgenza al sindaco Episcopo e al presidente del consiglio comunale, Azzarone, la convocazione di un consiglio comunale monotematico.
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