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Cronaca

Amtab e Maldarizzi in amministrazione giudiziaria: le mani dei clan di Bari su municipalizzata e automotive

Ci sono anche i nomi della Maldarizzi Automotive Spa, realtà leader pugliese nel commercio di veicoli, e l’Amtab, la municipalizzata che si occupa di trasporto urbano, nelle carte dell’inchiesta, coordinata dalla DDA, che ieri ha portato all’arresto di 137 persone (in carcere e ai domiciliari) tra esponenti della criminalità organizzata, faccendieri e politici di Bari e provincia. Le due aziende sono finite in amministrazione giudiziaria per il periodo di un anno, con il Tribunale che ha nominato come amministratore un avvocato di Roma, Luca D’Amore, con il compito di affiancare gli attuali organi amministrativi.

Centrale, in questo ramo dell’indagine, è la figura di un uomo di fiducia del clan Parisi, Tommaso Lovreglio, nipote del boss del quartiere Japigia Savinuccio, finito in carcere con l’accusa di associazione mafiosa, scambio elettorale politico-mafioso, turbata libertà degli incanti ed estorsione. L’uomo, per un certo periodo rivenditore d’auto presso la concessionaria di via Oberdan, secondo l’accusa, avrebbe avuto un ruolo “privilegiato” nell’azienda, in virtù della protezione mafiosa che lui stesso avrebbe offerto alla società nella gestione delle inadempienze. In pratica una garanzia criminale nel recupero crediti. La Maldarizzi Automotive Spa, con una nota, ha precisato che il provvedimento del Tribunale mira alla tutela della società e della sua governance, le quali non risultano essere indagate e che continuano ed essere pienamente operative.

Le mani del clan si sarebbero allungate, sempre secondo l’accusa, anche sull’Amtab, l’azienda di trasporto pubblico, all’interno della quale i Parisi avrebbero imposto una loro gerarchia, indirizzando le assunzioni e favorendo amici e parenti. Assunzioni che – secondo il Procuratore aggiunto della DDA barese, Francesco Giannella – servivano al gruppo criminale per creare “un efficace modello di welfare”, e cioè era “un modo per assicurarsi la riconoscenza della popolazione”. L’attuale consiglio di amministrazione dell’Amtab adesso sarà affiancato da un amministratore giudiziario, che “potrà fare luce sulle opacità che riguardano l’azienda” – ha dichiarato il sindaco di Bari, Antonio Decaro – “compiendo un ulteriore passo verso la liberazione dal cancro della criminalità organizzata”.

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