Secondo gli inquirenti, una storia che si trascinava da anni e che la vittima non aveva mai avuto la forza di denunciare. Arriva da Andria l’ultimo racconto di violenze fisiche e psicologiche subite da una donna tra le mura domestiche. Il suo compagno è stato raggiunto da un decreto di fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura di Trani. Su di lui pende l’accusa di maltrattamenti in famiglia pluriaggravati e lesioni gravissime. Per gli investigatori era concreto il pericolo che potesse scappare. Circa 20 giorni fa, l’episodio che ha fatto scattare le indagini. Per un banale litigio in casa, la donna è stata colpita dal compagno in modo talmente violento da riportare lesioni gravissime che hanno richiesto il trasporto in ospedale e un intervento chirurgico di asportazione della milza. A segnalare quanto accaduto agli organi di polizia sono stati proprio medici ed infermieri della struttura ospedaliera. Le successive indagini della Squadra Mobile della Questura hanno appurato che i due giovani, insieme da circa 4 anni, hanno anche un figlio molto piccolo e che i problemi della coppia sfociavano spesso in episodi violenti. Davanti al gip del Tribunale di Trani, Anna Lidia Corvino, l’uomo ha ammesso in parte le proprie responsabilità. Il giudice ha convalidato il fermo del 30enne e disposto il suo trasferimento in carcere.
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