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Cronaca

Andria questa sera in protesta per il caro bollette. Saracinesche abbassate e sit-in in piazza. Gli appelli del Comune e di Mons. Mansi

E’ Andria nuovamente la capofila della protesta questa volta contro il caro bollette. In una congiuntura economica disastrosa e con una politica immobilizzata dalla campagna elettorale a soffrire, tanto, ci sono in particolare i piccoli e piccolissimi commercianti ma anche le grandi aziende. Ed allora da Andria parte nuovamente, come spesso accade in questi casi, una voce di protesta che porterà in piazza Vittorio Emanuele II, più nota come piazza Catuma, questa sera tanti commercianti di ogni categoria produttiva. Obiettivo è rivendicare la sostanziale sopravvivenza dopo lo tsunami provocato dalle bollette energetiche di luglio ed agosto. Costi quintuplicati nel migliore dei casi. E la voce del piccolo commercio è stata incarnata dalla scelta di Antonio, barista andriese, di chiudere il suo bar temporaneamente dopo l’ultima bolletta della luce ricevuta e le prospettive di ulteriori aumenti nel corso delle prossime settimane. Subito dopo è nato un comitato spontaneo creatosi negli scorsi giorni ed oggi la prima forma di protesta e saracinesche chiuse in diversi punti della città.

Sostegno all’iniziativa è stato espresso dall’Amministrazione Comunale impegnata attraverso ANCI assieme a migliaia di comuni italiani nelle richieste al governo nazionale di intervenire rapidamente e senza ulteriori ritardi con un decreto legge per superare il momento delicato che coinvolge davvero tutti. Anche il Vescovo della Diocesi di Andria, Mons. Mansi, ha voluto far sentire la sua voce autorevole su questo tema alla vigilia della Festa Patronale cittadina ricordando che “nessuno deve essere lasciato solo, nessuno deve poter affrontare queste situazioni difficili facendo leva solo sulle proprie forze”. Da qui la massima vicinanza alle attività commerciali ed alle famiglie in difficoltà ancor di più attraverso la Caritas Diocesana e gli enti caritatevoli del terzo settore. Ma il Vescovo Mansi ha ricordato come sia impossibile risolvere così tutti i problemi ed ha lanciato un nuovo appello ad intervenire a tutti i rappresentanti politici territoriali e nazionali.

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