L’ex numero uno della Protezione Civile pugliese Mario Lerario è stato condannato dalla Corte dei Conti al pagamento di 500 mila euro alla Regione come risarcimento per danno patrimoniale e disservizio, in relazione alla gestione di alcuni appalti pubblici tra il 2020 e il 2021. Lerario, attualmente ai domiciliari, fu arrestato per corruzione nel dicembre di tre anni fa. Secondo l’accusa avrebbe ricevuto da due imprenditori tangenti per complessivi 30mila euro. All’ex dirigente della Protezione civile sono state inflitte nelle scorse settimane due condanne per corruzione, una in primo grado a 5 anni e 4 mesi e l’altra ridotta in appello nel giugno scorso a 4 anni e 4 mesi. Per la Corte dei Conti Lerario avrebbe utilizzato parte del suo tempo lavorativo per occuparsi degli appalti finiti sotto indagine sottraendolo ai suoi compiti istituzionali e dovrà risarcire anche i soldi in più che avrebbe liquidato agli imprenditori amici.