Passa agli arresti domiciliari l’ex gip del tribunale di Bari Giuseppe De Benedictis, in carcere dal 13 maggio scorso dopo il ritrovamento di un vero e proprio arsenale, il 29 aprile, in una villa alla periferia di Andria. L’attenuazione della misura è stata concessa ieri dalla gip del tribunale di Lecce, Giulia Proto dopo sette mesi di carcere e diversi dinieghi da parte del giudice. L’ultimo rigetto del gip, in ordine di tempo, fu ad inizio ottobre.
L’arsenale posto sotto sequestro dagli agenti della Squadra mobile di Bari a fine aprile era composto da più di 200 pezzi tra fucili mitragliatori, fucili a pompa, mitragliette comunemente usate dalla criminalità organizzata in agguati armati, armi antiche e storiche, pistole di vario tipo e marca, esplosivi, bombe a mano e una mina anticarro, oltre a circa 100mila munizioni di vario calibro. Altri sequestri sono stati poi eseguiti in diversi altri box o appartamenti tra Ruvo e Bisceglie per una indagine che si è inevitabilmente sovrapposta all’inchiesta per corruzione in atti giudiziari, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Lecce e per cui già il 24 aprile Giuseppe De Benedictis era stato arrestato. Per questa inchiesta l’ex gip era già stato collocato agli arresti domiciliari ed è in corso l’udienza preliminari all’interno del Tribunale di Lecce.