C’è una rivendicazione per l’atto vandalico compiuto, nella notte tra il 21 il 22 gennaio, alla sede del Municipio I di Bari, imbrattata con della vernice rossa e danneggiata a colpi di piccone. È quella pubblicata sul sito “Rivoluzione Anarchica”, anche se la sua natura così come l’attendibilità al momento non viene confermata da fonti investigative.
Nell’articolo pubblicato sul web appaiono anche minacce nei confronti delle istituzioni e le Forze dell’Ordine. Minacce che erano contenute anche in una lettera anonima, trovata sulla porta d’ingresso degli uffici comunali, attaccata con del nastro adesivo. Motivo per il quale, l’inchiesta relativa a questa vicenda è passata nelle mani della Direzione Distrettuale Antimafia.
Durante l’azione, sui muri del Municipio vennero anche realizzate con una bombola spray le scritte “No CPR” (acronimo di Centri di Permanenza per il Rimpatrio) e “Vendetta per Ramy”, in riferimento al 19enne di origine egiziana morto in un incidente stradale a Milano, il 24 novembre scorso, dopo un inseguimento da parte dei carabinieri.
Secondo quanto riportato nella rivendicazione, l’atto vandalico sarebbe stato compiuto “a danno del comune” e come forma di “intimidazione alla Prefettura ed al Prefetto Francesco Russo”.
L’articolo pubblicato sul sito cita poi una serie di episodi in cui i migranti sarebbero stati vittime. Sul caso indagano gli agenti della DIGOS della Questura di Bari.