E’ stato chiesto il rinvio a giudizio per il pubblico ministero Michele Ruggiero dopo un esposto presentato da Giuseppe Di Marzio che ha portato alla luce, si legge nel documento del Tribunale di Lecce firmato sostituto procuratore Roberta Licci e dal Gup Giulia Proto, “un atto ideologicamente falso” redatto a settembre 2014 dallo stesso Ruggiero, all’epoca dei fatti titolare del procedimento penale denominato “Sistema Trani” che vede coinvolti l’ex sindaco di Trani Luigi Riserbato, l’ex amministratore unico di Amiu Antonello Ruggiero e, appunto, l’ex vicesindaco Giuseppe Di Marzio. Nella richiesta di rinvio a giudizio si legge che Michele Ruggiero avrebbe formulato un verbale di sommarie informazioni, datato 6 settembre 2014, apparentemente riferibile alle dichiarazioni di Giuseppe Corrado rilasciate nello stesso giorno. Secondo il Tribunale di Lecce invece quelle dichiarazioni, in cui si parlava del coinvolgimento di Giuseppe Di Marzio nella tentata concussione ai danni del titolare della Vigilanza Notturna Tranese, sarebbero state rilasciate in una data diversa e antecedente, omettendo l’esistenza di una registrazione audio che aveva ripreso il dialogo tra Ruggiero e Corrado. Un audio mai trascritto né depositato agli atti del procedimento. Da qui è nato l’esposto dell’ex vicesindaco di Trani Di Marzio e che ha portato alla richiesta di rinvio a giudizio nei confronti del PM Ruggiero. L’udienza preliminare si terrà a Lecce il 15 settembre. A margine della notizia Giuseppe Di Marzio ha espresso soddisfazione in una nota, per la richiesta di rinvio a giudizio dello “stesso PM – si legge – che ha richiesto il mio arresto, stroncando la mia attività professionale e politica falsificando il verbale di sommarie informazioni su cui ha costruito il mio arresto”. Ruggiero intanto ha risposto dichiarando che il falso “è stato documentalmente sconfessato. Sono assolutamente sereno sulla correttezza e trasparenza della mia azione”.
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