Cronaca

Bari, ancora tensioni nel carcere minorile, detenuti danno fuoco ad alcune lenzuola

Dopo la grande tensione di ieri nuovi disordini oggi all’interno del carcere minorile di Bari: un gruppo di detenuti, italiani e stranieri, hanno dato fuoco ad alcune lenzuola, preso gambe dei tavoli di legno e hanno a lungo minacciato una rivolta ben più ampia. Fortunatamente le fiamme sono state domane in poco tempo dal personale interno al carcere mentre c’è stata comunque la necessità di attendere l’arrivo dei vigili del fuoco per accertamenti sulla staticità dell’immobile. Non si sono comunque registrati feriti né intossicati. I detenuti hanno a lungo gridato dalle celle all’esterno del carcere chiedendo l’ausilio dei giornalisti presenti.

I nuovi disordini sono partiti proprio nel momento in cui c’è stata la possibilità di uscire dalle proprie celle. Una continuazione di quanto accaduto già nella giornata di ieri quando una rissa, scoppiata tra alcuni detenuti italiani e stranieri nell’area dei passeggi, ha provocato tanti problemi ai pochi agenti presenti nella struttura. Nel tentativo infatti di sedare la rissa sono intervenuti gli agenti di polizia penitenziaria e il direttore dell’istituto di pena minorile che, nella colluttazione, sono stati colpiti con calci e schiaffi. Nessuno però è rimasto ferito o ha dovuto ricorrere alle cure del personale medico. Il 118 non è stato allertato.

Il Cosp, che questo pomeriggio ha rilanciato le notizie provenienti dal carcere minorile, ha parlato di vera emergenza considerando che in servizio c’erano solo due agenti. Necessario, spiegano dal sindacato, l’intervento di altri agenti dalla vicina casa circondariale. Pochi detenuti sono riusciti praticamente a distruggere una intera sezione del carcere.
«Fa riflettere la tempistica di questi episodi: Roma, Torino, Milano e ora Bari», ha dichiarato Federico Pilagatti, segretario del Sappe, che ipotizza «l’esistenza di una regia occulta dietro quanto sta accadendo. Una regia che tende a voler destabilizzare la situazione nelle carceri, comprese quelle per minori».

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