Cronaca

BARI | Droga ed estorsioni, scacco matto al clan Strisciuglio: 99 arresti della Dda

Capi e affiliati del clan Strisciuglio di Bari accusati di associazione mafiosa, reati di droga, armi, estorsioni, lesioni e rissa, in tutto 99 persone, sono stati arrestati stamani in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare. 96 soggetti sono finiti in carcere e tre agli arresti domiciliari.

L’indagine, portata avanti dalla Squadra Mobile della Questura di Bari e dei Carabinieri del Comando provinciale, è denominata ‘Vortice Maestrale’ e ha ricostruito gerarchia e attività illecite del clan dal 2015 a oggi per il controllo del territorio nei quartieri baresi Libertà, San Paolo, San Pio-Enziteto, Santo Spirito e San Girolamo e nei comuni di Palo del Colle e Conversano. Un colpo importante inferto alla criminalità organizzata come dichiarato dal direttore della centrale anticrimine Francesco Messina.

Le investigazioni hanno permesso di documentare estorsioni a commercianti, riti di affiliazione, conflitti con altri gruppi criminali, minacce e pestaggi per punire sodali infedeli, cattivi pagatori o risolvere questioni sentimentali. A capo dell’organizzazione, secondo gli inquirenti, c’erano i pluripregiudicati Vito Valentino e Lorenzo Caldarola, oltre ai referenti nei vari rioni e città della provincia: Alessandro Ruta, Saverio Faccilongo e Giacomo Campanale. Tra gli arrestati, a 53 dei quali l’ordinanza è stata notificata in carcere, ci sono anche i figli del boss Caldarola, Francesco e Ivan, e Antonio Busco, ritenuto quest’ultimo uno dei fornitori di droga. Nell’inchiesta, che coinvolge complessivamente 147 indagati, sono contenute le dichiarazioni di 21 collaboratori di giustizia.

Vedi anche

Back to top button