Cronaca

BARI | Funivia precipita sulle montagne del Piemonte, coppia barese tra le 14 vittime della tragedia

Erano entrambi originari di Bari ma, da qualche anno, si erano trasferiti nel Piacentino, a Castel San Giovanni, per motivi di lavoro: Angelo Vito Gasparro, 45 anni, guardia giurata; Roberta Pistolato, 40enne, da poco laureata in medicina, prestava servizio per la Asl di Piacenza.

Sono i nomi dei coniugi baresi, vittime della tragedia di Stresa, in provincia di Verbania dove, nella tarda mattinata di ieri, la cabina della funivia Stresa-Mottarone è precipitata nei boschi, uccidendo 14 persone, compresi due bambini di 2 e 6 anni.

La coppia era in gita sul Lago Maggiore per festeggiate il compleanno della donna. È stata proprio la famiglia di lei, al corrente del fatto che marito e moglie si trovassero nella zona del disastro, a segnalare ai soccorsi che dalle 11 non si avevano più notizie due. Poco prima di morire, la 40enne aveva inviato un messaggio alla sorella, avvertendola che stava per salire a bordo della cabina.

Pochi minuti dopo rimarrà uccisa, assieme al marito, nel crollo della funivia, che partendo dal Lago Maggiore, arriva ad un’altezza di quasi 1.500 metri. A provocare l’incidente, il cedimento di un cavo dell’impianto di risalita.

In un commovente post pubblicato, questa mattina, sul suo profilo Facebook, il sindaco di Bari, Antonio Decaro, ha voluto ricordare i due concittadini che hanno perso la vita nella tragedia.

“La nostra città si sveglia più triste e con un gran peso nel cuore” – ha commentato il primo cittadino. “Mentre si accertano le cause dell’incidente, Bari piange le vittime di queste giornate maledette e si stringe con un abbraccio forte alle famiglie che, in queste ore, devono far fronte ad un dolore immenso”.

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