“È un momento di dolore e di lutto in cui ogni parola diventa inutile e dannosa.
È un qualcosa che ci fa molto riflettere, perché una cosa che era pensata per la vita si è rivelata una trappola mortale” Sono queste le parole dell’arcivescovo di Bari, monsignor Giuseppe Satriano, al termine dei funerali del bimbo trovato morto il 2 gennaio nella culla termica della chiesa san Giovanni Battista, nel quartiere Poggiofranco di Bari. La celebrazione, alla quale ha partecipato anche il sindaco del capoluogo pugliese, Vito Leccese, si è tenuta alle 9 ed è stata anticipata di un’ora rispetto a quanto inizialmente previsto. Monsignor Satriano ha anche invitato tutti alla discrezione e alla delicatezza.
“Questo bimbo senza nome ci ricorda altri bimbi senza nome morti in situazioni drammatiche”, ha continuato monsignor Satriano.
Per la morte del bambino sono indagati per omicidio colposo il parroco, don Antonio Ruccia, e il tecnico Vincenzo Nanocchio, che installò la culla nel 2014 e lo scorso 14 dicembre ne cambiò l’alimentatore.