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Cronaca

Bari, l’inchiesta sul voto di scambio diventa un caso politico. Il centrodestra chiede lo scioglimento del Comune, la replica di Decaro: “Questa è una città di persone per bene”

Proseguono oggi gli interrogatori di garanzia delle 135 persone arrestate nell’ambito dell’indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia sulla compravendita di voti che avrebbe inquinato le elezioni comunali di Bari del 2019 e le infiltrazioni della criminalità organizzata nella vita economica, poltica e sociale della città. Al centro dell’inchiesta l’ex consigliere regionale Giacomo Olivieri, accusato di aver agito da procacciatore di voti per l’elezione in consiglio della moglie Maria Carmen Lorusso, promettendo denaro, assunzioni e regali di varia natura agli uomini del clan Parisi-Palermiti in cambio del sostegno elettorale. Ieri davanti al gip sono comparsi diversi esponenti della criminalità locale coinvolti nella maxi retata della Polizia. Nessuno ha risposto alle domande del magistrato, compreso Tommy Parisi, il figlio del boss di Japigia, Savinuccio, che ha reso dichiarazioni spontanee, ammettendo gli errori del passato ma sostenendo di non aver più alcun legame con le attività illecite del territorio. Oggi e domani sono fissati gli altri interrogatori di garanzia, circa una trentina al giorno. Sono attesi davanti al gip il boss Eugenio Palermiti e gli esponenti del clan Parisi e Montani. Domani, nel carcere di Brindisi, sarà la volta di Giacomo Olivieri. Intanto l’inchiesta barese diventa anche un caso politico. Il senatore Gasparri e i parlamentari pugliesi del centrodestra chiedono lo scioglimento del comune di Bari per infiltrazioni mafiose. Impossibile – dicono – ignorare i condizionamenti della criminalità organizzata nella municipalizzata Amtab. La Commissione Parlamentare Antimafia acquisirà gli atti dell’inchiesta, annuncia il vicepresidente Mauro D’Attis. “Un attacco spregiudicato e privo di fondamento” ha risposto il sindaco Decaro rispedendo ogni accusa al mittente.

DICHIARAZIONE DI ANTONIO DECARO (SINDACO DI BARI)

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