Svolta nelle indagini sull’agguato, avvenuto a dicembre del 2023, nel quartiere barese di Carrassi, e nel quale rimase gravemente ferito un ragazzo di 25 anni, raggiunto da colpi di arma da fuoco. All’alba di oggi, martedì 2 dicembre, i Carabinieri del Comando Provinciale di Bari hanno tratto in arresto quattro persone, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare firmata dal GIP del Tribunale del capoluogo, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia. Sono accusate di tentato omicidio premeditato e detenzione e porto illegale di arma da fuoco, aggravati dalle modalità mafiose.
In manette sono finiti alcuni presunti affiliati al clan Palermiti, operante a Bari e provincia. I fatti contestati risalgono alla sera del 28 dicembre 2023. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, intorno alle 20, la vittima era in sella ad uno scooter quando, attraversando l’incrocio tra via Timavo, via Petrera e via Montegrappa, venne raggiunta da proiettili alle gambe ed alla schiena. A sparare, secondo l’accusa, un commando composto dai quattro indagati, arrivati a bordo di un’auto e poi fuggiti dopo aver fatto fuoco, sotto gli occhi di decine di passanti, in una zona particolarmente frequentata, anche per via delle festività natalizie.
Un’azione armata che sarebbe stata pianificata ed organizzata secondo le modalità tipiche dei gruppi mafiosi, con un chiaro intento punitivo nei confronti del 25enne.
L’agguato – in base alla ricostruzione – sarebbe infatti maturato nell’ambito di contrasti interni alla criminalità organizzata, per il controllo delle attività illecite nella zona. In particolare la vittima, approfittando della detenzione del referente del quartiere, avrebbe tentato di espandere la propria influenza sulle piazze di spaccio, generando la reazione violenta del gruppo rivale.
Le indagini, condotte del Nucleo Investigativo dell’Arma e coordinate dalla DDA, si sono avvalse anche dalle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia. Particolarmente rilevante è stata anche la testimonianza di un militare dei Carabinieri che, per caso, aveva assistito alla scena dell’agguato.



