Cronaca

BARI | Sporcaccioni sulle “provinciali” di Bari: con le fototrappole 130 sanzioni in 4 mesi

Negli ultimi quattro mesi, grazie alle telecamere installate nelle zone più critiche del vasto territorio, sono state emesse oltre 130 sanzioni nei confronti di trasgressori. Prosegue l’attività di controllo della Polizia metropolitana di Bari per contrastare il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti sulle strade provinciali. Come si può verificare dalle immagini diffuse dalla Polizia si tratta di persone che a qualsiasi ora della giornata si disfano di vecchi mobili o elettrodomestici nei pressi di sottovia, lanciano sacchi di immondizia dal finestrino dell’auto in corsa lungo le strade provinciali, abbandonano materiale di risulta in piazzole di sosta senza un minimo senso di civiltà.

Sono 15, infatti, le fototrappole noleggiate. Un’attività, quella della Polizia metropolitana, che ha previsto la visione di oltre 124 giorni di registrazione per ogni fototrappola installata, 70 file di controllo al giorno per complessivi 6.280 file e 20 ore di registrazione quotidiana per un totale di 49.600 ore per ogni fototrappola.

Le telecamere, per scelta della Polizia metropolitana, vengono continuamente spostate dopo l’individuazione e la localizzazione dei siti interessati all’abbandono dei rifiuti con un’attenta ricognizione dei luoghi, al fine di evitare il danneggiamento da parte di mezzi agricoli e automobili o il furto delle stesse.

«E’un fenomeno che non accenna a diminuire – spiega il comandante Centrone – ma nei prossimi mesi potenzieremo ancora i controlli con un sistema di videosorveglianza fisso che sarà installato in punti strategici delle arterie stradali». Attualmente sul territorio metropolitano sono stati individuati 40 siti classificati di I livello e II livello in relazione alla criticità. Le aree più a rischio sono quelle in prossimità di campi, soprattutto incolti, che rappresentano un ulteriore fattore che può provocare o alimentare incendi o situazioni di pericolo. Come si può vedere dalle immagini diffuse dalla Polizia metropolitana i trasgressori individuati.

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