Cronaca

Barletta, capi d’abbigliamento contraffatti rivenduti nei negozi della città: la GdF sequestra tre opifici clandestini e denuncia 8 persone

Una rete del falso ben strutturata ed organizzata in ogni dettaglio: dalla produzione alla distribuzione, fino alla vendita diretta al pubblico. È quanto scoperto dalla Guardia di Finanza di Barletta-Andria-Trani, che ha portato a termine un’importante operazione contro la contraffazione industriale, il lavoro nero e la concorrenza sleale. Otto le persone denunciate alla guida di un intero sistema produttivo illegale, incentrato sulla realizzazione di capi di abbigliamento venduti con i marchi falsificati di note griffe internazionali come Emporio Armani, Calvin Klein, Tommy Hilfiger, Colmar, K-Way, The North Face, Museum, Murphy & Nye e Icon.

Oltre 100.000 articoli tra capi di vestiario e accessori sono stati sequestrati nel corso di una complessa indagine condotta dal Gruppo di Barletta, coordinata dalla Procura della Repubblica di Trani. L’attività investigativa, avviata da tempo, si è sviluppata attraverso controlli incrociati e appostamenti che hanno riguardato in particolar modo soggetti già noti alle forze dell’ordine per reati analoghi. Fondamentale anche l’utilizzo delle banche dati in uso al Corpo, che ha permesso di incrociare informazioni e localizzare i principali punti operativi della rete. I militari hanno individuato tre stabilimenti situati a Barletta, trasformati in veri e propri laboratori clandestini, dove i capi venivano prodotti e confezionati. All’interno, sono stati scoperti macchinari professionali per la lavorazione dei tessuti, ma soprattutto numerosi lavoratori irregolari, in diversi casi completamente sconosciuti al fisco. Alcuni di loro erano impiegati in condizioni igieniche precarie, in ambienti insalubri e privi dei minimi requisiti di sicurezza. Parallelamente, i controlli si sono estesi anche al fronte commerciale. I finanzieri hanno effettuato sequestri all’interno di diversi negozi della città, dove i capi contraffatti erano già esposti in vendita, come fossero prodotti originali. A conclusione dell’operazione, otto persone sono state denunciate: si tratta di sette cittadini italiani e un extracomunitario, ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi, fabbricazione e vendita di beni usurpando titoli di proprietà industriale e ricettazione. Il materiale sequestrato è ora sotto vincolo penale, in attesa della conclusione dell’iter giudiziario. Tuttavia, una volta rimossi i loghi contraffatti, i capi privi di marchi identificativi potrebbero essere donati alla Caritas di Barletta, per essere distribuiti alle famiglie in difficoltà.

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