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Cronaca

Barletta, frode sui bonus edilizi da 52 milioni di euro messa in piedi da 14 soggetti nullatenenti

Una frode da 52 milioni di euro messa in piedi da 14 soggetti nullatenenti di Barletta che sfruttavano la facilità con cui era possibile accedere durante il periodo covid ai crediti fiscali relativi ai bonus edilizi. L’indagine della Guardia di Finanza della Bat è partita due anni fa dopo una segnalazione dell’Agenzia delle Entrate di Roma. Per ottenere crediti fiscali fittizi che poi monetizzavano, compensavano con debiti erariali o cedevano a terzi, gli indagati millantavano l’esecuzione di ingenti opere di ristrutturazione. Lavori edili in realtà mai eseguiti su immobili dell’hinterland milanese in molti casi inesistenti. Un meccanismo di frode che aveva avuto inizio con la cessione di 52 milioni di euro di crediti fittizi ad una srl barlettana

INTERVISTA A COL. PIERLUCA CASSANO (COMANDANTE GDF BAT)

A sua volta la srl barlettana aveva ceduto 12 dei 52 milioni di euro di crediti fittizi ad altre 8 società create ad hoc collegate agli organizzatori della frode. Un sistema a cascata reso possibile dalla possibilità concessa a chiunque di autodichiararsi beneficiario di crediti d’imposta

INTERVISTA A TEN. ALESSIO PECORARO (COMANDANTE NUCLEO OPERATIVO GDF BAT)

I crediti fiscali potevano essere compensati con debiti erariali, oppure monetizzati in Posta con la liquidazione dell’80% della somma o ancora messi in vendita solitamente per meno della metà del loro valore su piattaforme ordinarie messe a disposizione dalle Camere di Commercio. 40 milioni di euro di crediti non ancora ceduti sono stati sottoposti a blocco e sequestro dalla Guardia di Finanza. Sugli altri 12 milioni di euro è scattato il sequestro preventivo per equivalente con la confisca di immobili, quote societarie, 7 autovetture e 7 motocicli, un orologio di pregio e 59 conti correnti intestati agli indagati. “Una frode messa in piedi da persone nullatenenti e socialmente emarginate – dicono dal comando provinciale delle Fiamme Gialle – dietro alle quali potrebbero nascondersi altri soggetti, reali registi dell’operazione”. Le indagini della Guardia di Finanza proseguiranno per ricostruire l’intera filiera fraudolenta

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