Maxi operazione antimafia dei Carabinieri nelle province di Brindisi, Lecce e Chieti. I militari hanno eseguito tredici ordinanze di custodia cautelare in carcere e un’altra misura restrittiva nei confronti di soggetti ritenuti affiliati al clan della Sacra Corona Unita “Pasimeni–Vitale–Vicientino”, storicamente radicato nella città di Mesagne. L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce, ha portato anche al sequestro preventivo di un immobile e di un’attività commerciale, per un valore stimato di circa 600mila euro, considerati la base operativa e logistica del sodalizio criminale. Le accuse contestate sono pesantissime: associazione mafiosa, concorso esterno, estorsione, usura, traffico di stupefacenti, detenzione e porto illegale di armi, lesioni personali e truffa ai danni dello Stato. Complessivamente, sono 34 gli indagati nell’ambito dell’inchiesta. Le indagini, condotte dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Brindisi tra il giugno 2020 e il giugno 2022, hanno ricostruito l’organigramma del clan, dimostrando come il capo dell’organizzazione, Daniele Vicientino, 52 anni, detto “il Professore”, continuasse a impartire ordini direttamente dal carcere, avvalendosi di familiari e uomini di fiducia. Secondo quanto accertato dagli investigatori, il gruppo esercitava un controllo violento e pervasivo del territorio, attraverso pestaggi, minacce ed estorsioni armate ai danni di imprenditori e commercianti locali, costretti a pagare per poter continuare a lavorare. Centrale anche il sistema del cosiddetto “punto” o “pensiero”, una vera e propria tangente imposta agli spacciatori attivi nell’area, destinata al mantenimento in carcere dei detenuti e al sostegno economico delle loro famiglie. L’organizzazione era inoltre coinvolta in usura, con prestiti concessi a tassi esorbitanti, e nel riciclaggio di denaro attraverso circuiti illegali di giochi e scommesse online. Documentati anche i rapporti con altri gruppi della Sacra Corona Unita, con accordi per la spartizione delle aree di influenza e la gestione di affari illeciti comuni. Nel corso delle indagini, l’azione costante dei Carabinieri ha portato anche all’arresto in flagranza di altre 13 persone e al sequestro di oltre due chili di stupefacenti.
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